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Archive for dicembre 2006

Vi saluto…vado a festeggiare l’anno nuovo che arriva.

Ci sentiamo il 6…forse…

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Ieri sera ho visto un film molto carino: "Una storia vera" di Lynch (titolo originale "A Straight Story"). Oltre alla bellezza del film, mi ha colpito il tema centrale. Quello della riconciliazione, cercata dopo anni di silenzio, tra i due fratelli.

Da poco mi è capitato di cercare una riconciliazione, con una persona che non rappresenta certamente un fratello per me…direi tutt’altro. Mi sono chiesta che senso abbia andare a ripescare persone del passato, che ci hanno segnato e cercare di risistemare alla meno peggio le cose.

Non molto senso…

…Se non quello di dire ciò che non si è detto. Dare voce a ciò che si è solo pensato…anche di male.

Freud era convinto che le cose non dette, i pensieri repressi, fossero addirittura la causa del cancro. Non che io sia d’accordo con le sue teorie bizzarre…ma sicuramente ciò che non esprimiamo ci muore dentro. Perciò meglio parlare, esporsi al rischio di essere fraintesi, presi in giro, non capiti….ma con la possibilità di riconciliarsi. Con l’altro, e con sè stessi.

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Il buon cazzeggiatore sa sempre come perdere tempo prezioso. Io mi ritengo, senza falsa modestia, maestra nel campo. Per questo la crezione di un blog può regalare enormi soddisfazioni a persone come me…

Ci avevo già provato, anche se con poco successo, (http://chezblanche.spaces.live.com). Ma qualcuno mi ha suggerito di provare ad aprirlo qui.

Ho seguito il consiglio.

Non ho la pretesa di essere interessante…nè di avere molti lettori. Questa pagina rappresenta una valvola di sfogo, o una scusa per "fare altro"…nello specifico: scrivere. Preferibilmente qualcosa di poco impegnato.

Ma ora basta fare metablog e facciamo blog…che è ora.

Dunque, immagino di dovermi presentare…ma facciamo di no, tanto chi mi legge mi conosce già. E poi non saprei propio cosa dire. Finirei a parlare di quello che faccio, dando ragione a una prof di archeologia che una volta ha detto "L’uomo è interamente nelle sue azioni"….e che, secondo me, ha torto marcio.

L’idea le nasceva dal fatto che attraverso l’archeologia, cioè attraverso gli oggetti che un popolo lascia, sia possibile risalire alla mentalità del popolo stesso. Hai una faccia con la lingua fuori appesa in casa? Sei un superstizioso…dal confuso e grezzo senso religioso. Sì…vabè.. Allora guardate cosa tenete in camera vostra e immaginate un archeologo tra mille anni che la esplora…Togliete oggetti di carta o legno o stoffa(deperibili), eliminate oggetti di qualche valore (non restano quasi mai) e cosa resta??Magari un acquasantiera orrenda di cui non vi eravate nemmeno accorti.

Non c’entra molto, lo so…ma era per dire a chi sa come mi chiamo, più o meno cosa faccio e magari cosa ho in camera ….che non mi conosce bene.

A meno che non legga questo blog!

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